TITOLO LIBRO: Fiabe giapponesi: “Urashimataro”
AUTORE: Ester Maimeri
CASA EDITRICE: Fabbri Editori
NUMERO DI PAGINE: 60
COSTO:
CLASSE AUTRICE DEL VASO: 4^A
SCUOLA: Scuola Primaria Pietro Thouar, Novara
INSEGNANTE REFERENTE: Ciardi Sandra
BREVE COMMENTO DA PARTE DELLA CLASSE:
E’ stato interessante leggere la fiaba che ci ha aiutati a riflettere e ci siamo divertiti nella realizzazione dei disegni sul vaso.
La storia parla di un giovane pescatore che salva una tartaruga da alcuni ragazzini che la stavano picchiando offrendo loro tutto il poco denaro che possiede. La tartaruga decide di ricompensarlo portandolo sul fondo del mare dal drago re del mare, che lo ospita nel suo magnifico palazzo per un lungo periodo, offrendogli divertimenti, cibo e soddisfacendo ogni sua richiesta. Quando il giovane esprime il desiderio di tornare sulla superficie perché ha nostalgia dei suoi genitori, il drago acconsente a lasciarlo andare e gli dona uno scrigno. Il ragazzo torna dai suoi genitori che sono felici di rivederlo e, quando apre lo scrigno, scopre che è colmo di monete d’oro. Così il suo gesto generoso è stato ricompensato e la sua umile famiglia non dovrà più patire la fame.
In questa leggenda giapponese sono trattati alcuni temi che i bambini hanno colto e di cui si è molto discusso in classe. Ciò che li ha affascinati è stata la generosità del pescatore che non ha esitato a privarsi dei suoi averi per aiutare qualcuno in difficoltà. Inoltre, l’aggressione alla tartaruga da parte di un gruppo di ragazzetti ha molte caratteristiche in comune con episodi di bullismo di cui i bambini hanno spesso sentito parlare. La difesa dei deboli dai prepotenti è un valore che, nelle discussioni in classe, è stato più volte sottolineato. Quando, nel finale, il pescatore ritorna dalla sua famiglia e viene ricompensato con la possibilità di vivere una vita serena con gli anziani genitori, i bambini hanno esultato al giusto coronamento della vicenda: una vita serena circondata dagli affetti.
Dal punto di vista iconografico, i bambini sono stati molto colpiti dall’immaginario mondo sottomarino, con palazzi d’oro e pietre preziose e fantastiche creature accoglienti. Il drago, che nel mondo occidentali ha spesso una connotazione negativa, viene qui presentato come un sovrano buono e giusto, preoccupato del benessere dei suoi sudditi e generoso con chi interviene in loro aiuto.